giovedì 18 gennaio 2007

(ANSA) - WASHINGTON, 18 GEN - Si intensifica l'opposizione bipartisan del Congresso Usa alla decisione di Bush di inviare piu' truppe in Iraq. Due senatori repubblicani (Chuck Hagel e Olympia Snowe) e due senatori democratici (Joe Biden e Carl Levin) hanno presentato al Senato una risoluzione congiunta contro l'invio delle truppe.

Per Bush le cose si mettono di male in peggio. I risultati sperati non si fanno vedere in Iraq e negli Stati Uniti cresce l'opposizione ai suoi progetti di incremento delle truppe coinvolte. Mancano nel modo più assoluto certezze su come affrontare la situazione irachena, a dominare è la paura di un nuovo Vietnam e cresce la frustrazione per il divario tra le enormi risorse impiegate e i risultati nulli. Forse è il caso di cambiare i propri obiettivi, accantonare il progetto irrealizzabile di democrazia globale e cercare il sostegno delle potenze mediorientali...chissà. Altro evento da sottolineare è la "rivolta" dei due senatori repubblicani. In America si sente già l'odore (puzzo?) di elezioni, manca meno di un anno all'inizio dei lavori che prevedono tournee dei vari candidati impegnati a cercare voti per poter diventare aspiranti presidenti (un meccanismo simile, ma più complicato, alle primarie che abbiamo visto in Italia). Non per essere malizioso, ma a me questa improvvisata opposizione bipartisan sembra anche un tentativo di mettersi in mostra e staccarsi da un presidente che vede i propri consensi in netto calo.

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