sabato 24 marzo 2007

Breve nota

NON ho parlato dell'Unione Europea.
Fino ad adesso non ho speso parole per la ricorrenza dei 50 anni dalla firma dei trattati di Roma.
Ho provato più volte a mettere giù qualche riga e non sono mai riuscito a concludere qualcosa.
Questo breve pezzo equivale ad una bandiera bianca.

Non sono riuscito a tirar fuori niente perchè troppe speranze si mescolavano a dubbi, rabbia, disillusione.
Penso sia difficile per tutti noi definire con esattezza l'Europa in cui speriamo. Se infatti ci allontaniamo dalle frasi, in fondo vuote, come "promotrice di pace, sviluppo, cultura" arriviamo ad una visione un po' più pessimista, di cui non volevo parlare.

Pace?
Guardate, per esempio, quello che succede in Darfur. Cosa sta facendo l'Europa?

Sviluppo?
Molti soldi si sprecano in una enorme burocrazia,molti altri finiscono in finanziamenti inutili.
Paesi come la Francia sfruttano la loro influenza interna all'Unione per, tra le altre cose, favorire in maniera esagerata la loro agricoltura. La tendenza è quella di tirare l'acqua al proprio mulino, di non evolvere la propria prospettiva. Pochi paesi hanno davvero capito di CONDIVIDERE il proprio futuro con gli altri paese dell'Unione, che sono circondati da "compagni" e non da avversari.

Le potenzialità sono enormi ed i risultati non all'altezza.

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