venerdì 16 marzo 2007

Notizia del giorno...16/03

(ASCA-AFP) - Gerusalemme, 15 mar - Israele fa marcia indietro . Smentendo dichiarazioni di questa mattina, il governo di Gerusalemme afferma di non voler avere nulla a che fare con il nuovo governo di unita' palestinese, che ''non vera'a' riconosciuto'' e col quale ''non verra' preso alcun accordo''. ''La posizione di Israele rimane la stessa'', afferma il portavoce di governo Miri Eisin. ''Non riconosceremo ne' tratteremo con questo governo palestinese o con membri di questo governo. Ci aspettiamo inoltre - aggiunge - che la comunita' internazionale sostenga fermamente le nostre richieste di garanzia del rispetto dei 3 punti (rinuncia della Palestina alla violenza, riconoscimento di Israele e rispettare i precedenti trattati di pace, ndr)''. In precedenza Israele aveva espresso un si condizionato al riconoscimento del nuovo governo di unita' nazionale palestinese.

Il governo israeliano torna alla carica e lo fa ribadendo che il governo palestinese non verrà riconosciuto.
E' chiaro il tentativo di Israele di delegittimare e indebolire il governo di unità nazionale palestinese che si è formato appena ieri.
Più difficile da capire è il perchè di questo tentativo.
Sperare di indebolire Hamas è inutile. Sperare di indebolire tale formazione in questo modo è da sciocchi perchè dichiarazioni di tale sorta creano risentimento nella popolazione palestinese che quindi si avvicina al partito più radicale, Hamas appunto.
Sperare che la comunità internazionale possa credere ancora a lungo che il governo palestinese è fonte di tutti i mali di quella regione mi sembra eccessivo. In palestina infatti abbiamo assistito ad un importante tentativo di conciliazione tra partiti rivali. Il governo che è nato affida importanti cariche a personaggi della cultura lontani dalle lotte di matrice terrorista.
Sarebbe opportuno anche un passo dello stato ebraico nella direzione della conciliazione.
Ripetere per l'ennesima volta che si vuole l'abbandono della violenza è ovvio, è defficile pensare che anche dentro al governo palestinese si speri in nuovi attacchi suicidi.
Il miglior modo per evitare ondate di violenza contro lo stato ebraico è far cadere le motivazioni di ostilità.
Quali conseguenze negative potrebbero seguire ad un riconoscimento della palestina e all'inizio di serie trattative?

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