venerdì 23 marzo 2007

Notizia del giorno...23/03

(ANSA) -MOGADISCIO, 23 MAR- I militari etiopi schierati a Mogadiscio, Somalia, hanno raggiunto un accordo per un cessate-il-fuoco con le autorita' tribali locali. 'Gli etiopi resteranno nei loro accampamenti e non saranno coinvolti militarmente al fianco delle forze armate somale. Da parte loro gli Hawiye non spareranno neanche un colpo di fucile e rispetteranno il cessate il fuoco', ha detto il capo tradizionale di primo piano del clan Hawiye, dominante a Mogadiscio.

La lotta per il potere in Somalia continua. Due i più importanti schieramenti. Da una parte le corti islamiche (appoggiate dai clan più importanti quali gli Hawiye), dall'altra il governo somalo sostenuto dalla comunità internazionale.

Prima cosa da sottolieare: della Somalia non si parla. Ho cercato di informarmi, ma è molto difficile. Quello che sono riuscito a capire è:

Le corti islamiche fanno paura a molti:
-al governo somalo, in quanto formato da signori della guerra che cercano di tenere per sè il potere conquistato con le armi;
-agli stati nazionali confinanti con la Somalia, in quanto un eventuale successo delle corti islamiche darebbe forza, oltre confine, ai movimenti ribelli già esiteni destabilizzado la regione;
-agli USA, nemici dichiarati di ogni forma di estremismo islamico.

E' tuttavia evidente l'incapacità dell'attuale governo di portare stabilità e sicurezza alla popolazione, ciò genera malcontento nella popolazione.
La situazione rischia nuovamente di degerare in una specie di guerra civile, in un tutti contro tutti che porterebbe solo morte e profughi nella popolazione civile.
E se preoccupa lo scenario della guerra, quello della pace non è tanto più tranquillizzante: la comunità internazionale sostiene un governo di signori della guerra, gente interessata esclusivamente al potere, al dominio, e non al bene del loro popolo.

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