Sono mesi ormai che assistiamo allo scontro tra magistratura e politica. Se non sbaglio infatti una parte della attuale politica sembra portare avanti un lento processo delegittimazione della magistratura.
Un episodio che vorrei sottolineare è l’intervista che Giuliano Ferrara (scrivo “Giuliano” e leggo “Silvio”) ha rilasciato al tg1 di qualche sera fa.
“Giuliano” ha detto che mettere ai domiciliari la moglie di Mastella è stato un atto più politico che altro.Questo è il link all’intervista, in particolare Ferrara dice che (2:15) “é la magistratura che vuol cambiare i governi” e che “la reazione a catena era prevedibile”...insomma, discorsi da politico più che da giornalista.
Apro una parentesi che chiuderò velocemente: è notizia di oggi la “scarcerazione” della moglie di Mastella. Sandra Mastella avrà però l’obbligo di dimora...insomma, la decisione del pm di Maria Capua Vetere è stata confermata nella sostanza, soltanto che dopo una attenta analisi si è deciso di attenuare il provvedimento.
Lo scontro tra politica e magistratura è preoccupante ed è in particolar modo preoccupante il tentativo di delegittimare il potere giudiziario da parte di alcuni politici. La questione, vista da fuori, ha del paradossale. Capita che alcuni politici vengano indagati e loro cosa fanno? Beh, semplicemente dicono che è il magistrato che indaga il vero criminale! Semplice! Geniale! Se non riesci a dimostrare la tua innocenza e non riesci nemmeno a farti leggi che possano salvarti (notizia di oggi ) tenta di passare all’attacco!
Berlusconi, ormai maestro in questa arte, è arrivato a dire che lui, essendo stato legittimato dal popolo, non accettava di essere giudicato da un magistrato!
Non ci troviamo di fronte a magistrati che fanno politica, ma a politici che pretendono di farsi magistrati e questo è ancora più grave.
In questo post voglio essere breve, ma ci tengo anche a sottolineare un altro fatto, anche questo con protagonista Berlusconi. Nel link che inserisco è presente un discorso direi “programmatico”. Vediamo il cavaliere che si gode delle pause oratorie imposte dalle grida del suo popolo che evidentemente non ascolta quello che il leader dice, semplice. Per un minuto parla senza dire niente fino a quando arriva al capitolo sulle intercettazioni: la folla va in delirio mentre Silvio afferma che nella legge che ha intenzione di fare sarà dichiarato illegale fare uso di intercettazioni al di fuori di indagini sulla camorra, sulla mafia e sul terrorismo.
Dalle mie parti si direbbe che qui qualcuno hai il culo sudicio...
mercoledì 30 gennaio 2008
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