lunedì 28 aprile 2008

A proposito di PIL




Vi consiglio questo breve filmato, è un estratto di un discorso RFK.
Per ricordarci che la qualità della nostra vita non dipende, come vogliono farci pensare, da questo indicatore aggregato.

Del PIL possiamo dare più definizioni, vorrei in breve riferirvene due:

-somma dei valori aggiunti di ogni settore dell'economia.
Immaginate di dividere tutta l'economia nazionale in settori (la divisione base è Agricoltura/Industria/Servizi), di prendere per ognuno di essi la produzione totale effettuata durante tutto l'anno e di sottrarre tutti quei consumi che sono serviti per arrivare ai prodotti finali, sommate infine tutti i valori ottenuti. Per esempio immaginate il settore dell'industria: a tutti i beni prodotti da industrie italiane durante l'anno togliete le materie prime e i servizi di cui le industrie si sono servite. Se consideriamo che è dal valore aggiunto che derivano i redditi da lavoro e da proprietà (stipendi e guadagno dei datori di lavoro), arriviamo a vedere che il PIL è anche misura della somma dei redditi distributi nel corso dell'anno.

-Consumi finali + Investimenti + Bilancia commerciale.
I consumi finali dipendono dall'utilizzazione di beni e servizi da parte di privati e Pubblica Amministrazione; gli investimenti dalla spesa in beni destinati a generare reddito futuro; la bilancia commerciale è la differenza tra le esportazioni e le importazioni del paese nei confronti dell'estero. Se il paese esporta più di quanto importa, il PIL sale; se gli abitanti spendono, il PIL sale; se gli abitanti investono, il PIL di nuovo sale. In questa accezione può essere visto come misura della ricchezza generata dal paese, anche se "ricchezza" è una parola un po' grossa...

Nessun commento: