UGANDA. Tre persone sono morte a Kampala durante una manifestazione contro un piano del governo che prevede la distruzione di un quarto della foresta nazionale di Mabira per permettere ad un'azienda indiana di costruire piantagioni di zucchero. Tra le vittime c'è un uomo di origine indiana lapidato dalla folla.
Secondo Voice of America, diverse associazioni ugandesi e internazionali si stanno mobilitando per salvare questo pezzo di foresta. Sapete cosa ha risposto il portavoce del governo ugandese?«Dobbiamo svilupparci, dobbiamo industrializzarci. Molti popoli nelle mondo non hanno le foreste. Non ci sono foreste a Londra e a New York; hanno tagliato queste cose per industrializzarsi e svilupparsi.»
Quando stupidità e corruzione incontrano il capitalismo quello che spesso nasce è lo sfruttamento di persone o della natura. In Uganda sta succedendo questo, il parlamento cerca di lasciare che una multinazionale dello zucchero possa distruggere migliaia di ettari di foresta e motiva le proprie azioni con lo sviluppo economico.
Prima di tutto è inaccettabile che a pagare sia la natura. In quelle foreste, oltre agli alberi, vivono moltissime specie rare che si troverebbero davvero in pericolo in caso di disboscamento.
Secondo: è da sciocchi pensare che la creazione di una piantagione possa portare sviluppo.
La ricchezza che deriverebbe dalla produzione dello zucchero sarebbe infatti assorbita completamente dalla multinazionale indiana, senza contare poi che suona nuovo sentire che un paese si sviluppa a piantagioni o a zuccherifici.
Tuttavia quando di mezzo ci sono i soldi l'ambiente deve farsi da parte, non ci sono storie.
1 commento:
l'avete voluto il capitalismo? si? bene! ora si pedala....
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